A VALLOIRE RINASCE QUINTANA. BERNAL ATTACCA E GUADAGNA 30 SECONDI. Il colombiano corona con il successo una lunga fuga. Bernal l'unico in grado di attaccare, Alaphilippe si difende.
di Mario Laiosa - 25/07/2019
Il trittico alpino che con ogni probabilità deciderà il Tour de France 2019 si apre con una tappa in alta quota, con ben tre GPM sopra i 2000 metri di quota. Un terreno ideale per il volo del condor, soprannome di Nairo Quintana. Il colombiano della Movistar riscatta in parte l'ennesimo tentativo fallito di vincere il Tour e coglie sul traguardo di Valloire una splendida vittoria giunta al termine di una giornata in fuga condivisa con altri uomini come Romain Bardet (AG2R La Mondiale), Alexey Lutsenko (Astana) e Damiano Caruso (Bahrain-Merida). La differenza Quintana l'ha fatta sul Col du Galibier con uno scatto secco, deciso a 7 km dalla vetta che tagliato fuori tutti gli avversari. Al GPM il vantaggio di Quintana sale a 1'45" e ormai fino alla linea del traguardo c'è solo discesa; dal canto suo Bardet strappa la Maglia a Pois a Tim Wellens (Lotto Soudal), anch'egli in fuga ma parso in netto calo di condizione. Nairo Quintana recupera inoltre quasi sei minuti sul gruppo e rientra prepotentemente anche nella lotta per il podio.
Dietro la Movistar fa un grande ritmo sul Col de l'Izoard, sembra che da un momento all'altro debba partire Mikel Landa, e invece non accade nulla. Tutto rimandato al Galibier, ma anche qui sembrano tutti in attesa di qualcosa, tutti dietro al ritmo regolare imposto dal Team INEOS trainato da Dylan Van Baarle, insomma non proprio un mostro in salita. A rompere gli indugi è Egan Bernal con un allungo poderoso a 2 km dal GPM, dietro Enric Mas (Deceuninck - Quick-Step) cerca di fare un ritmo lento per salvare la gamba del capitano Julian Alaphilippe. Clamorosamente a scattare è Geraint Thomas (Team INEOS) che in barba ad ogni logica del ciclismo tenta di avvicinarsi al compagno di squadra ma non riesce a fare grande differenza, con l'unico esito di mangiare una ventina di secondi al compagno all'attacco. Alaphilippe fatica e si stacca ma sfruttando le sue qualità in discesa si riporta con facilità sul gruppetto dei migliori, uscendo bene da una giornata difficile. Bernal fa il colpaccio e rosicchia una trentina di secondi ai rivali diretti, balzando in seconda posizione nella classifica generale.