GARE PAZZE: HOCKENHEIM 2000 Con Schumacher fuori dai giochi le due McLaren sembrano andare incontro ad una facile doppietta. Ma questa è una gara pazza.
di Mario Laiosa
Hockenheim, Gran Premio di Germania, undicesima prova del mondiale 2000. Michael Schumacher arriva sulla pista di casa in testa al campionato con 56 punti, seguito dal duo della McLaren, con David Coulthard a quota 50 e il grande rivale Mika Hakkinen a quota 48. Le qualifiche decretano la pole position di Coulthard. Lo scozzese scende in pista subito e fa segnare un tempo inarrivabile per gli altri, vista la pioggia che intanto comincia a cadere sul circuito. Schumacher artiglia la seconda posizione, seguito da Giancarlo Fisichella (Benetton) e Hakkinen. L'altro ferrarista, Rubens Barrichello, parte addirittura dalla diciottesima piazza. La gara di Schumacher dura solo pochi metri in quanto viene tamponato alla prima curva da Fisichella. Ad approfittare della baraonda è Hakkinen che prende la testa della corsa davanti a Coulthard. Le due McLaren volano via e si preannuncia una giornata di gloria per la scuderia britannica.
Ma da qui in avanti succederà di tutto. Da dietro, intanto, Barrichello si lancia in una bella rimonta e già al quinto giro raggiunge la zona punti, per poi effettuare la sua prima sosta ai box. Hakkinen e Coulthard gestiscono la gara con grande tranquillità, ma al 24° giro arriva il primo colpo di scena. Su uno dei rettilinei di Hockenheim le telecamere colgono un uomo che corre in mezzo alla pista mentre le monoposto sfrecciano velocissime. L'invasore è un è un ex dipendente della Mercedes che ha invaso il tracciato per protestare contro il licenziamento subito. Entra immediatamente la safety car, che rimane in pista per sette giri, per anche un incidente tra Jean Alesi (Prost) e Pedro Diniz (Sauber). Al 31° giro la vettura di sicurezza torna ai box. La situazione vede Hakkinen al comando, seguito da Jarno Trulli (Jordan) e Barrichello, mentre Coulthard è scivolato fino alla sesta posizione. A questo punto arriva il secondo colpo di scena: comincia a piovere. Tutti rientrano ai box per montare le gomme da bagnato. Tutti, tranne Barrichello. È la mossa vincente della Ferrari. La pioggia, infatti, non cade in maniera uniforme su tutto il tracciato, ma si concentra principalmente nell'ultimo settore. Barrichello guida in maniera impeccabile, e nonostante ogni giro qualche decimo gli venga rosicchiato dagli inseguitori, mantiene la testa della corsa e taglia per primo il traguardo, precedendo Hakkinen e Coulthard. Per il pilota brasiliano è la prima vittoria in Formula 1, un successo rocambolesco ma pienamente meritato.