HAMILTON TORNA AL SUCCESSO. SUL PODIO RAIKKONEN E UN SUPER PEREZ. VETTEL QUARTO E SFORTUNATO. DISASTRO RED BULL.
di Mario Laiosa.
Il GP dell'Azerbaijan ha riproposto il grande spettacolo che si era visto lo scorso anno. Dopo incidenti di tutti i tipi e una safety car entrata a più riprese, dalla roulette di Baku è saltato fuori il numero 44 di Lewis Hamilton. Il pilota britannico spezza così un digiuno di vittorie che durava per lui da sette gare (dal GP USA 2017) e regala il primo successo stagionale alla Mercedes. Viste le vicissitudini in cui è incappato Sebastian Vettel (Ferrari), giunto solo quarto, Hamilton sale in testa al mondiale con quattro punti di vantaggio sul rivale. A salvare parzialmente la giornata della Ferrari ci pensa Kimi Raikkonen, secondo, mentre il vero exploit lo ha compiuto Sergio Perez, capace di portare la sua Force India sul gradino più basso del podio. Eccellente anche la prova di Carlos Sainz (Renault) e sopratutto di Charles Leclerc (Alfa Romeo Sauber), giunti quinto e sesto. A punti anche le due Mclaren, con Fernando Alonso settimo e Stoffel Vandoorne nono, tra di loro Lance Stroll (Williams). Un punticino lo riesce ad artigliare anche Brendon Hartley (Toro Rosso).
La corsa: Pronti via e la Safety Car fa la sua prima apparizione per l'incidente in curva 3 tra Esteban Ocon (Force India) e Raikkonen, con il pilota francese costretto al ritiro e il finlandese costretto a rientrare ai box per sostituire l'ala anteriore danneggiatasi nello scontro. Alla ripartenza, Vettel prende margine sulle due Mercedes mentre le Red Bull subiscono i sorpassi delle due Renault, recuperando subito una posizione su Nico Hulkenberg che intanto è finito contro il muro e deve lasciare la corsa. Tra i piloti di testa il primo a fermarsi è Hamilton; un giro dopo si ferma anche Vettel. Al comando va Valtteri Bottas (Mercedes). Il pilota della Ferrari ha una margine di parecchi secondi su Hamilton e sembra controllare la corsa in attesa della sosta ai box di Bottas. Il box Mercedes lascia in pista Bottas per parecchi giri in attesa di un evento che possa cambiare l'esito scontato della gara. E l'evento accade puntualmente: Verstappen e Ricciardo, in lotta serrata per tutta la gara, si ritrovano ancora una volta in battaglia; Ricciardo prende la scia e tenta il sorpasso, Verstappen si muove due volte (manovra non consentita dal regolamento) chiudendo la porta a Ricciardo, il quale non può fare altro che colpire il compagno di squadra. Le due Red Bull escono dunque contemporaneamente di scena. Per i detriti rimasti sul tracciato entra la Safety Car. Alla Mercedes sono lesti a fare rientrare Bottas e a montare le ultrasoft; la Ferrari fa la stessa cosa fermando Vettel; rientrano anche Hamilton e Raikkonen. La situazione vede Bottas al comando, seguito da Vettel, Hamilton e Raikkonen. Dopo vari giri dietro la Safety Car, rimasta in pista più a lungo per via dell'incredibile incidente occorso a Romain Grosjean (Haas), andato a muro mentre scaldava le gomme (era in sesta posizione), la gara finalmente riparte. Vettel si deve difendere da Hamilton ma al contempo tenta subito di superare Bottas. La frenata del pilota tedesco è esagerata e provoca un bloccaggio che lo fa arrivare lungo e gli fa perdere tre posizioni in un colpo solo. Lo spiattellamento rende difficile la guida di Vettel che viene sopravanzato da Perez. Ma i colpi di scena non sono finiti. A due giri dal termine, alla curva 1, le telecamere inquadrano il leader Bottas con una gomma forata. Un replay mostrerà come il finlandese abbia colpito un detrito rimasto in pista che gli ha provocato la foratura. Hamilton si invola allora verso un successo fortunoso che però vale oro.