MARQUEZ È INARRESTABILE. DOVIZIOSO SI DEVE ARRENDERE. Moto 2: altro dominio di Alex Marquez. Moto 3: Canet furbo e vincente.
di Mario Laiosa - 04/08/2019
Pioggia o asciutto, la moto GP ha solo un padrone: Marc Marquez. Il fuoriclasse spagnolo ha ancora una volta annichilito la concorrenza stroncando giro dopo giro la flebile resistenza di Andrea Dovizioso (Ducati Team), Alex Rins (Suzuki) e Jack Miller (Alma Pramac Racing), capaci di seguire il ritmo di Marquez solo nei primi sette giri prima di dover mollare la presa e lasciare andare via il rivale. Dovizioso limita i danni e chiude in seconda posizione, ma il titolo mondiale sembra un lontanissimo miraggio, Marquez un alieno inarrivabile, troppo forte per tutti. Miller regala al team Pramac un meritato podio superando Rins a due giri dal termine, mentre Valentino Rossi (Movistar Yamaha) ritrova un accenno di sorriso chiudendo in sesta posizione.
MOTO 2 Anche in Repubblica Ceca è Alex Marquez (EG 0,0 Marc VDS) a trionfare nella classe di mezzo e ad allungare pesantemente in testa al mondiale vista anche la caduta di Tom Lüthi (Dynavolt Intact GP) . Un'altra corsa perfetta per il più giovane dei fratelli Marquez che scattato dalla pole position ha subito preso il comando e non lo ha più lasciato fino al traguardo. Vana la rincorsa di Fabio di Giannantonio (Speed Up), sempre rimasto intorno ai due secondi di distacco dal leader della corsa ma autore di una prova estremamente consistente che gli ha permesso di centrare il primo podio di carriera in Moto 2. Stessa soddisfazione per un altro debuttante italiano, Enea Bastianini (Italtrans Racing Team), capace di risalire fino alla terza posizione dopo essere partito dalla diciottesima casella.
MOTO 3 Aron Canet (Sterilgarda Max Racing Team) vince a Brno e si riprende la prima posizione nel mondiale. Una gara estremamente intelligente quella di Canet, attendista nei primi giri di gara finché nelle prime posizioni non si è riportato Lorenzo Dalla Porta (Leopard Racing), suo rivale diretto nella corsa al titolo. Da qui in poi è stata bagarre tra i piloti più veloci della categoria con Tony Arbolino (Snipers Team) e Niccolò Antonelli (SIC58 Squadra Corse) ben presenti, con quest'ultimo autore di una rimonta strepitosa dalla pit lane. Ma nel finale è emerso l'acume tattico di Canet, capace di superare Arbolino nelle prime curve e di allungare quel tanto che bastava per non essere più raggiunto. Dalla porta chiude secondo, poi Arbolino, Antonelli fa quinto.