RICCIARDO PRINCIPE DI MONACO. POLE E VITTORIA. SUL PODIO VETTEL E HAMILTON. RIMONTA VERSTAPPEN: CHIUDE NONO.
di Mario Laiosa
Tra le strade di Monaco si può assistere a due tipi di gran premi: quelli in cui succede di tutto e può vincere chiunque (anche senza rendersene conto, vedi Patrese o Panis), e quelli in cui tutto procede in maniera lineare facendo anche un po' venire sonno agli spettatori. Se non per qualche piccolo sussulto, oggi abbiamo sicuramente vissuto una gara ascrivibile a questo secondo tipo. A gioire per la prima volta a Monaco è stato Daniel Ricciardo (Red Bull) che ha così chiuso alla grande un weekend che lo ha visto sempre in testa fin dal primo turno di prove libere. L'unica preoccupazione di Ricciardo è stato un calo di potenza della sua power unit avvenuto intorno al trentesimo giro e che lo ha accompagnato fino al termine della gara. Un inconveniente tecnico che se si fosse verificato su un altro tracciato avrebbe fatto scivolare molto indietro il pilota australiano, ma su una pista come Monaco, dove la potenza conta meno che in altre circostanze, non è stato difficile tenere a bada un docile Sebastian Vettel (Ferrari). Consapevole di non poter fare di meglio del secondo gradino del podio, Vettel si è limitato a tenere la posizione, comunque soddisfatto di avere messo le ruote davanti al rivale per la corsa al titolo, Lewis Hamilton (Mercedes), e di avere quindi rosicchiato tre punti in classifica al britannico giunto terzo. Applausi anche per Max Verstappen (Red Bull), partito in ultima posizione e risalito fino al nono posto a suon di sorpassi decisi ma corretti. Per chiudere, una vera e propria notizia: una volta tanto nel GP di Monaco non si è vista la safety car. E siamo sicuri che i monegaschi ne avranno un po' sentito la mancanza.