LORENZO FA ANCORA IL MARTILLO. AL MONTMELO VINCE LUI. MARQUEZ E ROSSI SUL PODIO. DOVIZIOSO CADE ANCORA. MOTO 2: CHE QUARTARARO! MOTO 3: BASTIANINI BESTIALE. BEZZECCHI SUPER SECONDO DAVANTI A RODRIGO. DIGGIA 7°, MARTIN E CANET OUT. di Mario Laiosa
Il martillo è tornato a fare paura. Come al Mugello, anche al Montmelò nessuno è stato in grado di tenere il passo di uno strepitoso Jorge Lorenzo (Ducati). Come quindici giorni fa Lorenzo ha piegato la resistenza di chi lo inseguiva a suon di giri velocissimi, nel caso specifico Marc Marquez (Repsol Honda Team). A tenere alto l'onore della Yamaha è il solito Valentino Rossi che ottiene ancora un ulteriore podio. Bene anche Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol), quarto. Continua la crisi di Andrea Dovizioso (Ducati), caduto anche oggi. Per il pilota italiano è il terzo ritiro nelle ultime quattro gare.
Dopo la pole position ottenuta ieri, Fabio Quartararo (HDR-Speed Up Racing) ha confermato anche in gara di essere il più forte del weekend. Il pilota francese si è aggiudicato il Gran Premio di Catalunya della categoria Moto 2 e ha così ottenuto la sua prima vittoria nel motomondiale. Alle sue spalle è stato protagonista Miguel Oliveira (Red Bull KTM Ajo) che ha rimontato dalla diciassettesima posizione ed ha chiuso secondo, riagganciando in testa al mondiale uno spento Francesco Bagnaia (Sky Racing Team VR46), solo ottavo al traguardo, che ha pagato forse una gomma difettosa a giudicare dalle condizioni della sua gomma posteriore. Alex Marquez (EG 0,0 Marc VDS) è riuscito ad artigliare la terza posizione.
Gara ricca di emozioni quella della Moto 3. È stata una vera e propria gara ad eliminazione. Pronti via ed è fuggito subito Jorge Martin (Del Conca Gresini Moto 3) seguito come un'ombra da Tatsuki Suzuki (SIC58 Squadra Corse). I due hanno subito messo quasi tre secondi tra loro e i più immediati inseguitori, mentre Fabio di Giannantonio (Del Conca Gresini Moto 3) finiva fuori pista e rientrava in 26a posizione. La svolta della gara è arrivata quando Martin è clamorosamente scivolato. Suzuki, privato di un riferimento così importante, ha alzato nettamente i suoi tempi e in un paio di giri è stato riagganciato dal gruppo alle sue spalle. Da qui in poi è sembrato di assistere ad una partita di bowling. Il primo strike è stato realizzato da Albert Arenas (Angel Nieto Team Moto 3) che alla curva 4 ha steso Aron Canet (Esterlla Galicia 0,0) e un Nicolò Bulega (Sky Racing Team VR46) che finalmente era tornato a disputare una gara di testa; il secondo strike è stato ad opera di Jaume Masia (Bester Capital Dubai) che alla staccata della curva 1 ha steso Andrea Migno (Angel Nieto Team Moto 3). Il gruppo di testa si è quindi ridotto a soli cinque elementi. A spuntarla con un ultimo giro super è stato Enea Bastianini (Leopard Racing), finalmente tornato alla vittoria. Gabriel Rodrigo (RBA BOE Skull Rider) ha ottenuto il suo primo podio di carriera. Il più felice è sicuramente Marco Bezzecchi (Redox PrüstelGP) che con la sua seconda posizione allunga in testa al mondiale, sfruttando la gara difficile di Fabio di Giannantonio (settimo al traguardo) e il concomitante ritiro di tutti gli altri rivali più pericolosi.