RICCIARDO DA SOGNO, MA CHE MOSSA DELLA RED BULL. VERSTAPPEN COMBINAGUAI.
di Mario Laiosa
Pierre Gasly (Toro Rosso) sbaglia una frenata e va a centrare il compagno di squadra Brendon Hartley. Entra la safety car e la gara viene completamente stravolta. Se fino ad allora era stata una lotta serrata tra Sebastian Vettel (Ferrari) e Valtteri Bottas (Mercedes), il primo in testa alla gara fino al pit stop, il secondo passato al comando grazie ad un riuscito undercut, la nuova situazione favorisce la Red Bull. Gli uomini al muretto della squadra austriaca richiamano subito le due vetture al box e montano gomme soft, mentre gli altri hanno gomme medie. La rimonta delle due Red Bull è incontenibile, o almeno, quella di Daniel Ricciardo, visto che Max Verstappen tenta di strafare, finendo prima fuori pista per avere tentato un sorpasso impossibile su Lewis Hamilton (Mercedes), e centrando poi Vettel al tornantino con relativo testacoda di entrambi. Verstappen riceve dieci secondi di penalità per la manovra, Vettel scivola indietro e con il fondo danneggiato non riesce più a guidare con efficacia la sua Ferrari, tanto da essere superato anche da Fernando Alonso (McLaren) per poi chiudere ottavo. Straordinario invece Ricciardo, meno frenetico del compagno di squadra, capace di compiere grandi sorpassi sul duo della Mercedes e di regalarsi una fantastica vittoria. Sul podio Bottas e Kimi Raikkonen (Ferrari), rientrato anche lui in gara grazie alla safety car. Chi torna dalla Cina con molto più di quanto avrebbe meritato è Hamilton. Il pilota britannico è apparso spento per tutto il weekend, e il sonnecchiamento al muretto Mercedes (che poteva copiare la strategia della Red Bull) di certo non lo ha agevolato. Il suo quarto posto significa comunque un recupero di otto punti su Vettel.