A FRASCATI LE CADUTE SONO PROTAGONISTE. SI IMPONE CARAPAZ. Una tappa nervosa vede il successo del corridore ecuadoriano. Roglic arriva con i primi, Dumoulin perde oltre quattro minuti.
di Mario Laiosa - 14/05/2019
Fino a circa 5 km dalla fine sembrava una tappa come tante altre, con una fuga da lontano che viene riassorbita dal gruppo lanciatissimo. Ma il ciclismo è imprevedibile e fino alla linea del traguardo di qualunque tappa non si può stare tranquilli. Così a Frascati diventano protagoniste le cadute. Una di queste è innescata da Salvatore Puccio (Team Ineos) e si trasforma in una vera e propria ecatombe. Tra i tanti caduti e danneggiati dalla caduta anche gli uomini di classifica fatta eccezione per Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma) e il gruppo si spezza. Qualcuno si salva come Miguel Angel Lopez (Astana), che rimane però coinvolto in un'altra caduta, di poco successiva.
Al comando rimane un plotoncino di una quindicina di corridori che vanno a giocarsi la vittoria di tappa. Ai 250 metri Richard Carapaz (Movistar Team) affonda e fa il vuoto, mentre gli altri rivali si controllano e solo Caleb Ewan (Lotto Soudal) cerca disperatamente una rimonta finale che però non riesce a coronare. Carapaz ottiene così la sua seconda vittoria al Giro dopo quella dello scorso anno a Montevergine di Mercogliano. Roglic giunge a 2" e guadagna tempo prezioso sui rivali per la conquista della vittoria finale. Il gruppo comprendente i vari Nibali, Lopez, Majka, Yates, Zakarin, Mollema perde 18"; Landa paga 44". I danni peggiori li riporta però Tom Dumoulin (Team Sunweb), giunto all'arrivo ad oltre quattro minuti, con un ginocchio sanguinante e un'espressione del viso molto dolorante. Bisognerà attendere le prossime ore per capire quali siano state le conseguenze della caduta e se Dumoulin riprenderà il via domani o deciderà di ritirarsi.