La storia di oggi comincia con una domanda: piazzereste mai un diamante sul musetto di una monoposto di Formula 1? Credo che rispondereste di no, eppure qualcuno lo ha fatto. E lo ha fatto nella gara in cui finire contro un muro è semplicissimo. Siamo al Gran Premio di Monaco del 2004. Sul musetto di ognuna delle due Jaguar di Mark Webber e Christian Klien viene piazzato un diamante del valore di circa 150.000£ (circa 170.000€) per celebrare un accordo commerciale tra la scuderia britannica e la Steinmetz, azienda israeliana produttrice di gioielli e specializzata proprio in diamanti. Le più ataviche paure del box del giaguaro di smarrire la pietra preziosa prendono vita già al primo giro di gara quando Klien, in uscita dal Mirabeu, tocca le barriere. L'ala anteriore si stacca finendo sotto la vettura che, ormai inguidabile, conclude la sua corsa contro i muretti al tornantino del Loews. I commissari accorrono per accertarsi delle condizioni del pilota e per rimuovere la monoposto e i detriti. La vettura rientra al box della Jaguar, ma del diamante non vi è traccia. Forse un commissario è stato lesto a farlo sparire, forse è finito da qualche parte sull'asfalto di Monaco. Fatto sta che non verrà mai ritrovato.